Hermès e l’allevamento di coccodrilli in Australia: una scelta trasparente e sostenibile

I capi e gli accessori in pelle esotica di GuidoMaggi sono un must per chi ama il vero lusso. Design sofisticato e materie prime preziose realizzate secondo il rispetto delle buone pratiche

Quando si parla di Hermès, le polemiche sono all’ordine del giorno. A fomentarle sono soprattutto le solite associazioni ambientaliste che accusano la maison francese dei più efferati delitti. In realtà, l’industria del lusso che lavora la pelle è una delle più sostenibili e attenta, dove la buone pratiche dominano da sempre. Ma gli attacchi di animalisti e detrattori non si arrestano. L’ultima querelle in ordine di tempo, riguarda la decisione della griffe di acquistare un’ex piantagione in Australia e trasformarla in un grande allevamento di coccodrilli. Si tratta di un terreno di circa 15 ettari che entro 5 anni dovrebbe ospitare 45.000/50.000 esemplari. L’acquisizione è avvenuta in tandem con l’esperto di rettili Mick Burns, per non lasciare nulla al caso.

Le grandi firme che utilizzano pellami esotici si assicurano catene di approvvigionamento che soddisfino gli standard di trasparenza e tracciabilità.

Per questo, l’allevamento dovrebbe ospitare un laboratorio per l’incubazione delle uova, recinti per l’allevamento, aree refrigerate per la preparazione e la conservazione del cibo e grandi spazi all’aperto per gli animali. In questo modo, quindi, Hermès può controllare la filiera della materia prima fin dall’origine e dare un duro colpo al traffico illegale di animali.

Secondo gli animalisti più intransigenti allevare animali per poi abbatterli è crudele. Alle polemiche, il comparto ha posizioni ferme e intransigenti. L’economia sostenibile è alla base delle grandi aziende del lusso, che utilizzano pellami esotici per i loro prodotti fin dall’inizio.

Infatti, operazioni come quelle di Hermès sono la “cosa giusta” da fare. In questo modo favoriscono i progetti di conservazione della specie e il rispetto delle buone pratiche. I prodotti in pelle esotica rappresentano l’identità dell’industria del lusso. Sono beni desiderabili non solo perché unici ed esclusivi, ma anche perché durano più a lungo, sono senza tempo.

Il settore, dal punto di vista della sostenibilità ambientale, è uno dei più virtuosi.

Aziende storiche, come GuidoMaggi, per realizzare scarpe con rialzo 100% made in Italy, impiegano da sempre materie prime selezionate, di altissima qualità, in un processo produttivo che minimizza gli sprechi ed è rispettoso dell’ambiente. Le scarpe con rialzo GuidoMaggi, scelte da star e uomini di potere, sono la quint’essenza del lusso sostenibile. La pelle, materia prima pregiatissima, ha la sua unicità e il suo valore da preservare. Intanto, non è finta, cioè di plastica. E quella sì che inquina. Infatti, negli oceano non galleggiano isole di pelle, ma isole di plastica. GuidoMaggi utilizza per le sue scarpe pellami esotici sempre assicurandosi alti standard di trasparenza e tracciabilità. Un lusso sostenibile, da indossare con orgoglio perché etico.